

Marco De Bartoli: radici in evoluzione
Due versioni che rappresentano la tradizione di un territorio in evoluzione, esaltando caratteri fino ad oggi inesplorati. Tradizione francese e spiccata personalità̀ siciliana. Una varietà quella del Grillo che continua a stupire per la sua poliedricità e forza, in questa Terzavia capace di comunicare una terra fortemente vocata ai grandi vini.
Grillo 100%
3500 ceppi per ettaro con radici che hanno origini 25 anni fa nel territorio di C.da Samperi, a Marsala. Piante a contro-spalliera Guyot. 40 hl di resa per ettaro vendemmiati a partire dal 20 di agosto. Le uve vengono raffreddate e sottoposte a una selezione dei grappoli. Segue una pressatura soffice diretta delle uve (intere) e, dopo la decantazione spontanea del mosto, si attende l’avvio della fermentazione in vasche di acciaio, per poi continuare in fusti di rovere francese da 500 e 225 l (del 20% delle uve) a temperatura controllata in maniera indiretta, con climatizzazione dell’ambiente. La fermentazione è operata da lieviti indigeni e con un impiego minimo di solfiti. Tiraggio di mosto fresco aggiunto al vino in quantità proporzionali tali da diluire il tenore in alcool e apportare la quantità di zucchero (naturale) necessaria alla presa di spuma. L’apporto di zuccheri non supera il 15%. Il 50% del vino affina 12 mesi in acciaio, mentre il restante 50% affina in barrique e tonneau di rovere francese, sui propri lieviti. Almeno 18 mesi in bottiglia sempre sui propri lieviti. Non dosato.
Vendemmia 2019. Tiraggio 2020. Sboccatura 2022.
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